Eleonora d'Arborea
di Michele Pio Ledda
regia Giampiero Cubeddu
aiuto regia Alfredo Ruscitto
con Teresa Soro, Alessandra Spiga, Chicca Sanna, Marina Serra, Vittorio Sanna, Mario Lubino, Maurizio Giordo, Michelangelo Ghisu e Paolo Colorito
accompagnamento musicale Corale A. Vivaldi - direttore D. Manca e Ottoni di Sassari "Brass Quintet"
luci e multimedialità Marcello Cubeddu, scenografia Scenosist
costumi associazione turistica Pro Loco di Castelsardo - Sig.ra Mariangela Piana
La vita di Eleonora d’Arborea, storia e leggende popolari, uno spettacolo realizzato con ricchi costumi d’epoca e un nutrito cast di attori che recitano in tre lingue, logudorese, sassarese, italiano. Vengono rievocate le tappe principali delle vita avventurosa della giudicessa di Arborea, personaggio straordinario che si pose l’obiettivo di liberare la Sardegna dal giogo straniero. Eleonora è ricordata soprattutto per un codice di grande valore giuridico, la “Carta de Logu”, realizzato con l’aiuto di eminenti giuristi italiani e rimasto per molti secoli uno dei pilastri dell’amministrazione della giustizia in Sardegna. La vita avventurosa della giudicessa è riassunta con una serie di quadri nella pièce di Michele Pio Ledda, il quale con questo lavoro tende ad evidenziare le due visioni controverse che si hanno di Eleonora: quella popolare e quella colta degli storici. Nella visione tramandata dal popolo Eleonora è descritta infatti come una creatura celestiale, bellissima, una benefattrice che combatte per difendere i diritti lesi degli oppressi. Mentre gli storici ricostruiscono la figura di una donna non bella, con una cicatrice sulla guancia e sulla quale gravano dei sospetti per la morte prematura del fratello e della nipote.
foto di Michela Leo